Il palazzo
Il Palazzo sorge su un’area densa di storia. Fu costruito nel tardo ‘600 quando divenne dimora dei Confalonieri, una delle più nobili casate milanesi.
A testimonianza di queste lontane origini, la lastra della facciata di via Monte di Pietà rende ancora visibile il nome di Federico Confalonieri.
A partire dai primi anni del ‘900, Casa Confalonieri e altri stabili confinanti disposti lungo via Monte di Pietà e la parallela via Andegari, furono acquistati dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde in vista dei futuri ampliamenti dei propri uffici.
Dal gennaio del 1928 e fino ai primi anni Sessanta, il complesso degli edifici fu destinato all’Esattoria civica milanese.
Nel 1966, dopo il trasferimento nel ‘63 dell’Esattoria, per l’intero gruppo di immobili arriva il primo importante intervento di recupero finalizzato ad ospitare servizi ed uffici dell’istituto di credito. Il team di progettisti e tecnici incaricati riuscì a mantenere inalterate tutte le facciate, in un contesto stilistico uniforme, rispettando l’originale ambiente architettonico di pregio e la memoria storica legata a questi palazzi.
Durante i lavori, all’interno di palazzo Confalonieri, vennero alla luce avanzi di mura romane del IV secolo ma anche, eliminando le tinteggiature, i soffitti a volta dipinti con decori in oro zecchino, che si possono tuttora ammirare nelle stesse sale.
L’edificio consta di cinque piani esterni – il Centro Congressi oggi è aperto al pubblico fino al secondo piano mentre gli ultimi due sono dedicati ad uffici – e di due interrati che, fin da questa prima ristrutturazione, furono ricavati per ospitare il parcheggio sotterraneo.
Mentre negli edifici confinanti trovarono sistemazione una serie di divisioni della Cariplo, per la dimora dei Confalonieri si decise che sarebbe stata la parte di “rappresentanza” per eccellenza, utile cioè ad accogliere riunioni e congressi di carattere economico e finanziario a qualsiasi livello, anche internazionale.
Venne realizzato il Salone dell’Economia Lombarda e le altre sale che completano la struttura.
Di recente, il Palazzo ha necessitato di una seconda ristrutturazione, terminata nel marzo del 2006, volta all’inserimento di nuove tecnologie per rendere disponibili attrezzature all’avanguardia e introdurre allestimenti innovativi per le numerose opere artistiche del grande patrimonio culturale posseduto dalla Fondazione Cariplo.